Quale sarà il futuro degli spettacoli dal vivo? Giuseppe Rapisarda ci svela la soluzione alternativa: si inaugura l’8 Giugno il più grande Drive-In del Sud Italia. “E’ il mezzo migliore per far sentire sicure le persone”

Continua a tenere banco la questione relativa al futuro degli spettacoli e dei concerti.
Dopo Nuccio La Ferlita, Sicilia Eventi ha intervistato un altro autorevole organizzatore di manifestazioni musicali, Giuseppe Rapisarda, che negli ultimi anni ha portato in Sicilia artisti del calibro di Luciano Ligabue, Laura Pausini, Il Volo, Gianna Nannini e molti altri.
Nonostante l’annullamento dei concerti dal vivo, eppure, la musica non si è fermata in questi mesi, e abbiamo visto molti cantanti esibirsi da casa in modalità mai viste prima che ci hanno comunque emozionato.
Certo, ci ha fatto sicuramente effetto vedere in tv il concerto dell’1 Maggio “virtuale”, così come abbiamo difficoltà ad immaginare il prossimo Festival di Sanremo senza pubblico.
Eppure stando al parere di coloro di quali la musica la organizzano, possibilità di tornare alla normalità al momento non ce ne sono, e ce lo conferma lo stesso Rapisarda.
Ma se per la musica dal vivo la soluzione sembra ancora lontana, ci sono altre tipologie di intrattenimenti quali ad esempio il cinema, il cabaret, il teatro che potrebbero vedere la luce in tempi non troppo remoti, reinventandosi e attuando le opportune misure di sicurezza. E Giuseppe Rapisarda ha trovato una soluzione alternativa che ci ha svelato ai nostri microfoni:

Si sono fermati i concerti dal vivo, eppure non è fermata la musica in streaming. Molte persone l’hanno gradita, a testimonianza di quanta voglia di musica ci sia nella gente. Secondo lei quand’è che i concerti potranno riprendere?
La risposta certa non ce l’ha nessuno, ma a mio parere si dovrà aspettare almeno un anno per poter ritornare ad usufruire di uno spettacolo dal vivo con le stesse modalità di prima.
Certo che la voglia di musica non è finita e in una situazione da segregati in casa, essa è stata sicuramente una grande medicina contro lo stress. Credo però che la sensazione di ascoltare e vedere il proprio artista dal vivo non sia paragonabile a quella di vederlo on line. Un concerto dal vivo dà tutta un’altra emozione, ci trasmette un’energia positiva e le persone lo sanno bene. Ora però i tempi sono cambiati, e le sensazioni andando ad uno spettacolo dal vivo non sarebbero più del tutto positive.


Eppure il governo ha tracciato le linee guida anche per la vostra categoria, quindi in teoria rispettando tutte le norme, ad oggi si potrebbe anche organizzare un concerto.
Certo che si. Come tutte le categorie professionali si sono attrezzate per far fronte alla riapertura, anche la nostra potrebbe continuare a lavorare adottando tutte le precauzioni. Uso il condizionale però, “potrebbe”. Ebbene si, perché il problema qui non sarebbe organizzativo. La cosa su cui bisogna porre l’attenzione come detto prima è lo stato d’animo della persone, che negli ultimi mesi è cambiato. Andare oggi ad un concerto, organizzato rispettando tutte le nuove norme di sicurezza, sanificando gli ambienti, mantenendo le distanze, aumentando i controlli, mi fa sentire al sicuro? Ascolterei una canzone con la stessa emozione o vorrei andare via al primo starnuto che sento?
La maggior parte delle persone ha paura. Non c’è bisogno di ridurre per legge il numero dei posti degli spettatori, essi sarebbero comunque di meno. Ed è chiaro che qui subentra tutto il problema legato ai costi… le spese supererebbero di gran lunga gli incassi e di conseguenza un evento non può reggersi in piedi.

E se le istituzioni vi aiutassero, cambierebbe qualcosa?
Certamente se le istituzioni avessero la liquidità per affrontare le spese di organizzazione, qualcosa anche in piccolo si potrebbe realizzare. Noi abbiamo chiesto più volte dei contributi, ma non abbiamo mai ricevuto nulla. L’unica soluzione è che l’ente pubblico decida di fare impresa. In questo caso io sarei disposto a mettere a disposizione la mia professionalità per realizzare un evento nel migliore dei modi e nella maniera più sicura possibile.

Se non dovessero arrivare gli aiuti da parte degli enti pubblici, resterete quindi fermi per tutto l’anno o ci sono delle soluzioni alternative?
Per quanto riguarda i concerti resteremo fermi, ma per quanto riguarda gli eventi no. Esistono tante altre forme di intrattenimento che all’estero riscuotono molto successo.
Personalmente io ho individuato nel Drive-in la migliore tra le soluzioni alternative. E infatti l’8 Giugno sarà inaugurato presso il parcheggio del Parco Commerciale de I Portali di San Giovanni La Punta (Catania) il più grande Drive-in del Sud Italia, con oltre 14.000 mq di terreno e uno schermo da 25 mt per 13,5 (il più grande mai realizzato) per la proiezione dei nuovi film. In totale saranno disponibili 300 posti auto, per un totale di 600 spettatori (due per ogni auto).
L’intenzione è quella di continuare ad offrire alla gente un paio d’ore di intrattenimento come se andasse al cinema normalmente. Anche il biglietto avrà lo stesso costo della proiezione al chiuso. La differenza sta nel fatto che si ci sentirà protetti, perché non ci sarà bisogno di spostarsi su poltrone o spalti da sanificare in continuazione. Le persone potranno usufruire del film sentendosi al sicuro, rimanendo comodamente sedute nella propria auto. E dopo i film si potranno sperimentare sempre in formula drive-in anche spettacoli di cabaret.

 

Autore: Valerio Saitta