Settimana Santa e Pasqua ad Enna 2019

Quando:
14 Aprile 2019–28 Aprile 2019 giorno intero
2019-04-14T00:00:00+02:00
2019-04-29T00:00:00+02:00
Dove:
Enna
Centro storico
Settimana Santa e Pasqua ad Enna 2019 @ Enna

Settimana Santa e Pasqua ad Enna 2019.

Dal 14 al 28 Aprile siamo nel pieno della Settimana Santa e Pasqua ad Enna 2019, la manifestazione pasquale considerata da tutti la più bella della Sicilia!

Questo è sicuramente uno dei periodi più suggestivi per visitare Enna, in quanto la città si mostra nel suo aspetto non solo religioso ma anche storico, poichè si ripetono riti che risalgono al periodo della dominazione spagnola (XV-XVII sec.). I riti della Settimana Santa di Enna si aprono la Domenica delle Palme e si concludono la Domenica di Albis, una settimana dopo Pasqua.

Dalla Domenica delle Palme e fino alla tarda mattinata del Mercoledì Santo, le 15 confraternite, ciascuna nel giorno e nell’ora stabilita, partendo in processione dalla chiesa di appartenenza, si recano al Duomo per l’ adorazione solenne della Eucaristia, rito questo che gli ennesi chiamano l’ura.

Questo il programma:

Domenica delle Palme. Con la processione di Gesù e degli Apostoli e l’ingresso di Gesù a Gerusalemme si aprono i riti della Domenica delle Palme. Alle 10.00 del mattino, come detta la tradizione, presso il barocco Santuario di Papardura, arroccato sui ripidi fianchi della montagna su cui sorge la città, i confrati della Passione rappresentano l’arrivo del Messia nella città santa.

Uno dei confrati, rappresentante Gesù, monta su un asinello, preceduto da dodici compagni, rappresentanti gli apostoli, che reggono grandi rami di palma. Il corteo risale per la strada che porta in città, e viene accolto al quadrivio del Monte dalle rappresentanze delle confraternite e dalla banda in festa, circondata da un gran numero di fedeli. La processione si ferma alla Chiesa di San Sebastiano, dinanzi alla quale viene posto un portale su cui vigilano due sentinelle romane dell’imperatore.

Venerdì Santo
Il momento culminante delle celebrazioni pasquali si ha nella giornata del Venerdì Santo, quando, nel primo pomeriggio, tutte le Confraternite giungono al Duomo e lì incominciano a comporsi per la solenne processione. Sono oltre duemila i confrati incappucciati che, in rigoroso ordine prestabilito e in assoluto silenzio e mestizia, precedono le Vare del Cristo morto e dell’Addolorata, dando così inizio al lungo corteo funebre che percorrerà quasi tutta la città.

Domenica di Pasqua, ‘A PACI
I riti della Settimana Santa, proseguono la Domenica di Pasqua con la cerimonia detta ‘a Paci, quando, tra due ali di folla, e un festoso suono di campane, nella piazza adiacente al Duomo, le statue del Cristo risorto e della Madonna si incontrano e trionfalmente vengono portate all’interno della chiesa, dove rimangono esposte alla venerazione dei fedeli per una settimana.

Domenica in Albis
La domenica successiva alla Pasqua, detta Domenica in Albis, le Confraternite, Collegio del SS. Salvatore, Spirito santo e il Collegio di S. Giuseppe, con il vicario foraneo della città e i fedeli, si recano in processione nei pressi del Castello di Lombardia, dove, con il simulacro della Trinità portato a spalla dai confrati dello Spirito Santo, viene impartita la solenne benedizione dei campi.

Per maggiori informazioni sulla Settimana Santa e Pasqua ad Enna 2019:
https://www.settimanasantaenna.it/Settimana-Santa

 

Altri eventi in provincia di Enna: https://www.siciliaeventi.org/enna/

 

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Cosa non potete perdervi della Sicilia?

Siti patrimonio dell’umanità UNESCO:
Cattedrale di Palermo.
Duomo di Cefalù.
Villa del Casale di Piazza Armerina (1997);
Parco archeologico e paesaggistico della Valle dei Templi di Agrigento (1997);
Isole Eolie (2000);
Città tardo barocche del Val di Noto (2002);
Siracusa e la necropoli rupestre di Pantalica (2005);
Monte Etna (2013);
Palermo arabo-normanna e le cattedrali di Cefalù e Monreale (2015).

Sono in fase di candidatura altri due siti:
Isola di Mozia e Lilibeo: la civiltà fenicio-punica in Italia;
Taormina e l’Isola Bella;
Scala dei Turchi;

Patrimoni orali e immateriali dell’umanità:
L’Opera dei Pupi (primo patrimonio italiano a essere inserito nella lista), (2001);
La coltivazione “ad alberello” dello Zibibbo di Pantelleria (prima pratica agricola a essere inserita nella lista), 2014.

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